Educazione alla pulizia..

Quando si adotta un cucciolo l’euforia è alle stelle, ci sentiamo innamorati e pervasi dalla dolcezza di quel batuffolo peloso e così teneramente scoordinato! In passeggiata tutti gli fanno i complimenti e ci fermano per dirci “che amore che è”. Tutto molto bello e idilliaco..Poi nella nostra mente cominciano a sorgere alcune domande e una delle più comuni è.. Come posso insegnare al mio cane a fare pipì fuori?!
cucciolo che fa pipi fuori casa

È innanzitutto importante sapere che le deiezioni per un cane hanno una valenza sociale e non solo fisiologica come per noi.. è quindi importantissimo per il benessere del cucciolo e quindi del futuro cane adulto avere accortezza e TANTA PAZIENZA sull’affrontare il tema pipì e cacca!!

Come per i nostri “cuccioli umani” questa è una tappa molto delicata che andrà ad influire anche su chi sarà il nostro cane da adulto! 

A) È bene sapere che il cucciolo fino ai 4-5 mesi non riesce ad avere il completo controllo degli sfinteri, soprattutto quello della pipì. Immaginiamo un cucciolo come un bimbo ancora in età da pannolino; è impossibile pretendere da un bambino di 9 mesi che sappia controllare le evacuazioni! Crescendo la vescica diventerà più grande, sarà anche maggiormente innervata (in questo gli ormoni hanno un ruolo fondamentale) e quindi ci sarà anche una maggiore capacità di tenere più pipì e per un tempo più prolungato.

B) I cuccioli quindi a 2 mesi devono evacuare anche ogni ora o due. Il concetto fondamentale è: più spesso lo portate fuori, più spesso la farà fuori casa e più imparerà che quello è il modo corretto.

È importante giocare d’anticipo e portare il cucciolo fuori prima che la faccia di sua spontanea volontà. I momenti in cui sicuramente un cucciolo ha bisogno di fare pipì e cacca sono: dopo aver mangiato o bevuto, dopo aver dormito, dopo aver giocato, dopo aver masticato (uno snack, un giochino o un peluche). Quindi il ruolo di noi proprietari è proprio giocare d’anticipo, portandolo fuori appena sveglio, dopo avergli dato la ciotola o dopo un momento di giochi!

Spesso , soprattutto se abitate in città, quando i cuccioli escono in passeggiata non riescono a fare pipì e poi appena rientrati in casa la mollano. Questo non è un dispetto, ma piuttosto una difficoltà nel farla fuori soprattutto in luoghi con molta confusione e distrazioni o dove hanno già marcato altri cani, spesso adulti. La pipì per un cane è una specie di “presentazione personale”,di scritta, come a dire “qui ci sono passato io, che sono il cane tal dei tali, sono maschio o femmina, sterilizzato o intero” e altre informazioni. Proprio per questo il cucciolo ancora piccolo e indifeso spesso non si sente sicuro ad evacuare in zone “già segnate” o in zone, dal suo punto di vista, non sicure (ad esempio se c’è molto traffico o via vai). Proprio per questo è importante selezionare luoghi tranquilli e preferibilmente con un manto erboso, dove noi possiamo accompagnare il cucciolo per tutto il tempo di cui ha bisogno lasciandolo annusare quanto vuole e orientarsi. Inoltre se notiamo che un cucciolo tende a farla spesso in un determinato posto dovremmo cercare di portarlo lì il più possibile, dandogli sempre il tempo necessario! (Ve l’avevo detto che serve molta pazienza!!!)

C) Premio o Punizione? Proviamo a fare un paragone con un bambino che sta iniziando ad usare il vasino ed è ancora in fase di apprendimento. Se il momento dell’utilizzo del vasino risulterà per il bimbo un momento sereno, dove ha vicino la sua mamma che lo guida nell’approcciarsi a questa nuova modalità facendolo sentire efficace, sicuramente riuscirà a vivere meglio questo momento di transizione. Con l’esempio opposto vediamo invece un bambino che ogni volta che si fa la pipì addosso viene punito, mortificato e sgridato. Credo sia chiaro ed evidente agli occhi di tutti quale possa essere la modalità più corretta. Stessa cosa vale per il cane.

Prendiamo ad esempio quello che fa la “mamma-cane” con i suoi cuccioli. Se guardiamo le mamme-cani che insegnano ai piccoli ad evacuare lontano dalla tana vedremo che c’è una “Educazione alla Pulizia” e non delle “Punizioni per la sporcizia”. La mamma infatti tende a ripulire le deiezioni lasciate dai cuccioli vicino alla tana o al luogo dove mangiano. Così il nostro compito sarà educare il cucciolo a sporcare fuori casa ed accompagnarlo in questo processo importante sostenendolo e premiandolo quando fa la cosa giusta e non mortificarlo quando la fa sbagliata!

Quindi ogni volta che il cucciolo riesce a fare i suoi bisogni fuori dobbiamo premiarlo: possiamo farlo con delle grandi feste: “BRAVO BRAVISSIMO IL MIO CUCCIOLOTTO!!!”, delle coccole, o iniziando un gioco. Non c’è necessariamente bisogno di premiarlo con del cibo, soprattutto se non vogliamo diventare schiavi del “bisogna sempre portarsi le crocchette nella tasca”. Il cane è un animale sociale e la gratifica del suo gruppo familiare è molto più importante di un pezzettino di wurstel!

Se invece lo “becchiamo in flagrante” mentre sta evacuando in casa possiamo bloccarlo, prenderlo e portarlo subito fuori dove finirà l’evacuazione e a quel punto premiamolo!

Spesso in molti cani è riconoscibile il momento in cui sta per fare i suoi bisogni. Alcuni ad esempio si mettono ad annusare a terra con un’andatura a zig zag alla ricerca del un luogo idoneo per evacuare, altri si avvicinano, annusando, verso luoghi poco frequentati della casa, o verso i “confini” della casa (portone, finestre), altri invece cominciano a correre all’impazzata prima di fermarsi e mollarla serenamente lì dove si trova! Ogni cucciolo ha la sua modalità.. provate a fare caso a dei comportamenti specifici che il vostro cucciolo mette in atto prima di “andare in bagno”, così sarà più semplice anche per voi riconoscere il momento giusto!

D) Pulizia della pipì e della cacca! Se il cucciolo la fa in casa e dobbiamo raccoglierla è meglio avere qualche accortezza! Importante che il cucciolo non sia presente durante il momento della pulizia poiché spesso i cuccioli amano giocare con il mocio o il pezzo di scottex con cui state pulendo e così il momento della pulizia pipì diventerà per il cucciolo anche un momento di gioco e di attenzioni da parte del proprietario e quindi potrebbe riproporre tale comportamento per questo motivo. Inoltre non pulite con candeggina o detersivi chimici che fissano l’odore anziché mandarlo via e il cucciolo tenderà a farla sempre nello stesso punto. Usate piuttosto acqua e aceto che servirà ad eliminare gli odori. Ricordiamoci che il cane ha un olfatto straordinario e a volte anche dove noi non percepiamo nessuno odore, lui invece percepisce un mondo!!

GLI ERRORI DA NON FARE E I MITI DA SFATARE!!

  1. La punizione del “muso nella pipì”! La leggenda che si basa sullo sgridare il cane quando fa pipì in casa strofinandogli il muso nella sua pipì porta in sé diverse cose sbagliate: la prima è che tale punizione rischia di creare degli stati di forte ansia e stress nel cane che non comprende il motivo della punizione e che potrebbe legarlo alla presenza della pipì o della cacca stessa con il rischio che cominci a mangiare le sue stesse deiezioni per “non farsi beccare”. Inutile spiegare che questo comportamento non rispecchia un profilo equilibrato e sereno! (Proviamo a fare un paragone con noi umani.. sarebbe una cosa mooolto strana!!). La seconda è che se la sgridata o la punizione avviene dopo che il cucciolo ha già defecato e urinato, lui non riuscirà a comprendere il nesso tra le due cose e nella sua percezione il risultato sarà: “Mi hanno sgridato e non so perché, aiuto! Allora potrebbero sgridarmi di nuovo da un momento all’altro senza un reale motivo!” Questo ovviamente andrà a compromettere la relazione tra il proprietario e il cane.
  1. La traversina Si, è vero, la traversina a primo impatto ci può sembrare una grandissima comodità, soprattutto quando fuori è freddo e la voglia di uscire ogni ora o due è poca! Qual’è quindi il vero problema dell’usare la traversina? Semplice.. il rischio più grande è che il cane impari a farla solo lì e non più fuori! Sono molti i casi che ho seguito in cui il cucciolo ben educato a farlo sulla traversina una volta in passeggiata non fa la pipì neanche a pagarlo oro, ma anche dopo un’ora di corse sfrenate e giochi pazzi torna a casa e si dirige direttamente sulla traversina per mollare in un solo colpo tutta la pipì trattenuta fino a quel momento! Questo ovviamente avrà un forte impatto sulla vita del proprietario che anche quando il cane sarà adulto e peserà 30 kg lascerà ogni giorno per più volte al giorno un bel lago di pipì in casa, ma avrà anche un fortissimo impatto negativo sulla vita sociale del cane poiché, come abbiamo accennato, le deiezioni nel cane hanno un forte valore sociale in quanto marcature e il non riuscire a farla fuori porterà per forza di cose il cane ad avere difficoltà comunicative con i suoi simili e questo può generare delle ansie sociali. (Il discorso sulle marcature, vita sociale e comunicazione è molto ampio e non lo affronteremo in questo articolo).
  1. La pipì per dispetto Un’altro mito da sfatare! Come abbiamo già accennato sopra, quando il cane fa pipì in casa non ha l’obiettivo di farci un torto o di vendicarsi. I motivi possono essere svariati, per un cucciolo normo-comportamentale che non presenta particolari difficoltà legate all’ambiente, o alla sistemica familiare potrebbe essere il motivo già detto nel punto B. Urinare o defecare in casa o marcare in dei punti particolari della casa può avere mille accezioni e mille motivi legati allo stato emotivo del cane, a un possibile stato di disagio o di stress dato da alcune situazioni legate alla vita in famiglia, all’ambiente domestico, all’ambiente esterno, alle esperienze di vita ecc. In questi casi è bene rivolgersi a un professionista, un’educatore o un istruttore che sappia individuare la “causa” e indirizzarvi al meglio su come affrontare la difficoltà. Il cane, come ogni essere vivente, è complesso e ogni comportamento può avere diverse cause e sfaccettature. Proprio per questo non c’è mai una soluzione che va bene per tutti o un metodo unico.

 

È proprio questa complessità e questa singolarità di ogni cane che ci fa innamorare del nostro compagno a quattro zampe, che riesce a regalarci ogni giorno delle emozioni nuove, che ci fa mettere in dubbio tante cose e che ci fa crescere… e così la relazione con il nostro cane diventa sempre più bella, affascinante e piena.. piena di scambi reciproci, di comunicazione, di mettersi in discussione e mettersi un po’ nei panni (o nella pelliccia) l’uno e dell’altro. In fondo la magia è questa! E alla fine di tutto, quella gran pazienza e quell’infinito tempo che abbiamo dovuto investire ci porterà a vivere una delle esperienze più belle del mondo:

Condividere la vita con il nostro cane!!!

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Diana
Educatore cinofilo

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