Giù le mani dal mio cane!

I cani non amano essere toccati, o meglio… non tutti e soprattutto non da tutti! Quali strumenti ha un cane per dirci che quell'invasione da parte di un estraneo non gli è gradita? E noi siamo sempre in grado di comprenderlo e tutelarlo di conseguenza? O lo lasciamo esposto a subire quella che per lui è spesso un'esperienza faticosa se non addirittura sgradevole e certe volte persino disgustosa o preoccupante? Impariamo a dire a chi incontriamo "giù le mani dal mio cane".

I CANI NON AMANO ESSER TOCCATI!

O meglio… non tutti e soprattutto non da tutti!

Questa è una cosa che dobbiamo tenere ben presente. Soprattutto quando il nostro cane è un meraviglioso cucciolotto a cui non si può resistere!

Mi ritrovo spesso a raccontare un piccolo spezzone di vita vissuta, lo racconto anche qui, sperando che giunga alla mente di chi legge e lì vi resti impresso.

Quando io ero piccola mio zio mi tirava sempre dei pizzicotti alle guance. Era mio zio, io ero piccolina. Quattro, cinque, sei anni. A lui piaceva, probabilmente lo trovava divertente, per me non lo era, ma da brava bimba sopportavo in silenzio, forse un po’ intimorita; un giorno, non ricordo quando, o cosa, ma devo aver avuto avuto il coraggio di rispondere qualcosa e lì ha smesso, per mia fortuna.

Ora provate a mettervi nei miei panni, o meglio ancora, provate a pensare che quella bimba sia il vostro cane e lo zio sia un passante o un amico o chiunque. Beh! Non sarà felice di essere “stropicciato”, soprattutto da uno sconosciuto.

Provate a pensare: quali strumenti ha il vostro cane per dire che quello che sta succedendo non gli piace?Socchiudere gli occhi, volgere lo sguardo altrove nella speranza che l’altro si interessi a qualcosa che il nostro cane sta facendo finta di guadare? Girare la testa? O magari rivolgerci uno sguardo nella speranza che noi interveniamo a sua difesa? O ancora girarci attorno per metter noi in mezzo e provare a sottrarsi a quel contatto.

Più avanti, magari in adolescenza, iniziare ad esprimere quel disagio in maniera più chiara, abbaiando o saltando addosso a chi si avvicina per toccarlo o a chi lo incrocia solamente, perchè oramai ha imparato che tanto qualcuno lo toccherà…

Tutto questo fa parte della comunicazione del cane che noi, bravi compagni umani, dovremmo saper leggere ed interpretare, evitando che tutta questa comunicazione cada nel vuoto del “non visto” e che il nostro cane si senta non capito ma soprattutto non tutelato, considerato che siamo noi a portarlo a passeggiare in città e oltretutto al guinzaglio, strumento che gli impedisce buona parte delle possibilità di scelta. Il rischio è che il nostro cane finisca con il non fidarsi di noi e quella relazione solida e serena che stiamo costruendo soffra momenti di incomprensione e mancato ascolto che a lungo andare possono comprometterla davvero.

Quindi quando andate in giro, RICORDATE DI PROTEGGERE IL VOSTRO CANE DALLE MILLE MANI che tenteranno di accarezzarlo!!

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Francesca
Educatore cinofilo

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