Mettersi nei panni dell’altro – Empatia

Mettersi in ascolto e provare ad indossare i panni dell’altro vuol dire cambiare prospettiva e punto di osservazione e soprattutto significa considerare che l’altro è complicato tanto quanto noi, si anche se è un cane, e che i suoi comportamenti sono il frutto di un insieme, a volte intricato, di emozioni, aspettative, apprendimenti, esperienze pregresse, convinzioni, abitudini, genetica e ambiente di vita.

Giù le mani dal mio cane!

I cani non amano essere toccati, o meglio… non tutti e soprattutto non da tutti!
Quali strumenti ha un cane per dirci che quell’invasione da parte di un estraneo non gli è gradita? E noi siamo sempre in grado di comprenderlo e tutelarlo di conseguenza? O lo lasciamo esposto a subire quella che per lui è spesso un’esperienza faticosa se non addirittura sgradevole e certe volte persino disgustosa o preoccupante?
Impariamo a dire a chi incontriamo “giù le mani dal mio cane”.

Osmosi emozionale

Non vi è alcun dubbio che i cani provino emozioni e nemmeno che tra uomo e cane ci sia una fortissima connessione, frutto del processo di addomesticamento iniziato migliaia di anni fa. L’osmosi emozionale tra cane e uomo, e viceversa, è qualcosa di provato scientificamente e può spiegare come noi entrando in risonanza emotiva con il cane possiamo modificare il suo modo di agire e contaminare le esperienze che viviamo insieme.